
6 consigli + 1 per svolgere i compiti a casa in tranquillità.
Oggi Lavinia di Le Briscole. ci offre qualche prezioso consiglio per far fare i compiti a casa ai nostri bambini. Quello dei compiti è sempre un momento difficile anche per i bambini più bravi perché, diciamocelo, è il sistema scolastico che non riesce a trasmettere quell’entusiasmo di imparare cui i bambini sarebbero naturalmente portati. E come al solito, spetta a noi mamme risolvere la situazione e cercare di far amare la scuola ai bambini e far vivere loro il momento dei compiti con entusiasmo e curiosità di imparare. Ecco il guest post di Lavinia, da leggere tutti i giorni prima del momento dei compiti:
6 consigli + 1 per svolgere i compiti a casa in tranquillità.
Compiti a casa: croce o delizia? In entrambi i casi, devono essere fatti, quindi ecco un paio di modi per sfruttare al meglio i bambini dopo l’orario scolastico.
Se per voi genitori il momento dei compiti a casa è stressante questo è l’articolo che fa per voi!
Se anche voi come me, quando arriva il momento in cui si devono fare i compiti dovete farvi una camomilla doppia… sappiate che non siete soli!
Il momento dei compiti potrà risultare davvero impossibile soprattutto se, come me, avete un figlio in età prescolare che puntualmente e direi anche involontariamente disturba il maggiore intento a studiare. Ma questo articolo potrebbe risultare utile anche per coloro i quali hanno un solo figlio, o due figli in età scolare e che hanno qualche difficoltà.
Come già sapete, io ho due figli, la piccola che ha quattro anni, che frequenta il suo primo anno di scuola dell’infanzia, e il grande, quasi nove, che frequenta la terza elementare. Io appartengo alla categoria del “fratello minore che disturba il fratello maggiore”. Tra l’altro i nove anni di mio figlio appartengono a quella fase pre-pre-adolescenziale in cui sì, il bambino continua a giocare con le macchinine, ma cerca la sua indipendenza, non guarda più i cartoni animati “da piccoli” e alla domanda “Tu cosa vorresti fare da grande?” la risposta non è più “L’astronauta” ma “LO YOUTUBER” (SEMPRE GRAZIE YOUTUBE!!!!!). E quest’anno scolastico è pure più impegnativo: moltiplicazioni a due cifre, imparare a studiare la lezione di storia/geografia/scienze e ripeterla, il francese… con queste premesse, va da sé che il momento dei compiti ha iniziato a trasformarsi in una “tragedia”. Perché? Vi chiederete voi. Il problema è che con la piccola in giro che vuole stare col fratello, che vuole guardare il libro, vuole letta la storia e ogni altro genere di “disturbo” (anche involontario… perché anche se le spiego che deve fare silenzio perché il fratello deve studiare, ancora lei non riesce a comprendere l’importanza del momento di studio). Per evitare ogni tipo di crisi me le sono inventate tutte, ho cercato anche sul web, chiesto in giro, e alla fine ho trovato. ECCO LA LISTA DEFINITIVA.
6 consigli + 1 per svolgere i compiti a casa in tranquillità.
Trovare il posto giusto per fare i compiti è la scelta vincente. Perché se è vero che tuo figlio ha già la sua camera, potrebbe essere importante il non sentirsi isolato, soprattutto quando inizia il ciclo scolastico. Pertanto la stanza più “vissuta” della casa, quella dove la mamma passa il suo tempo, quella in cui anche lui passa la maggior parte del suo tempo, può essere la scelta giusta. Lui inizierà a studiare in un luogo in cui “vive” la sua famiglia: la cucina o la sala da pranzo potrebbero essere la scelta giusta. In alcuni casi si potrebbe costruire una specie di postazione per i compiti portatile, una specie di contenitore in cui riporre colori, penne, matite, righelli, ognuno col suo scompartimento. Così potrete comodamente portarlo in giro e decidere di volta in volta dove svolgere i compiti. Su Pinterest è pieno di idee, date un’occhiata! Crescendo poi aumenterà il lavoro e la sua indipendenza e sarà lui da solo a trovare il luogo adatto.
Lo sappiamo già, lo ripetono fin da quando ti lasciano il pargolo in braccio e ti dimettono dall’ospedale: è importante per i bambini creare una routine, perché l’abitudine di gesti e azioni che si ripetono ogni giorno uguali e alla stessa ora, fin da quando sono piccoli, li aiuta a interiorizzare lo schema della giornata. Quindi perché non farlo con i compiti? Imposta una routine separata solo per i compiti. Questo è un consiglio dedicato a quei bambini che si rifiutano puntualmente di fare i compiti… quei bambini per i quali i compiti a casa sono una forma di tortura, ahahahah! Potrebbe essere utile decidere di fare i compiti subito dopo pranzo, oppure dopo aver sparecchiato insieme, aver guardato un fumetto o ancora dopo il riposino. È importante decidere insieme il momento da dedicare ai compiti a casa, e soprattutto MAI CAMBIARLO: se i compiti si fanno tra le 16 e le 18, deve essere fatto ogni giorno.
Se nonostante questo non riuscite a fissare il tempo dei compiti, il bambino è sempre distratto o poco concentrato e si dilunga inutilmente, allora usate il METODO DEL POMODORO: è uno strumento di gestione del tempo che aumenta l’efficienza strutturando dei tempi di pausa nel programma di lavoro. Si imposta un timer per un determinato periodo di tempo e quando suona l’allarme, è tempo di pausa! È un ottimo modo per tenere i bambini sulla buona strada, indipendentemente dalla loro età. Impostare un breve periodo di tempo per svolgere i compiti (ad esempio 10 minuti per i bambini più piccoli) con una pausa di cinque minuti, seguita da un altro periodo di lavoro di 10 minuti. I bambini più grandi possono allungare via via i tempi di lavoro, per esempio 20 o 25 minuti. È un metodo che funziona, provato dalla sottoscritta: potreste rimanere sorpresi di quanto l’azione di impostare un timer possa essere motivante per i bambini!
Non dimenticare di dedicare del tempo ad attività che piacciono al tuo bambino! Perciò dopo che avrà terminato i compiti a casa, dopo essersi impegnato (probabilmente è stato molto tempo seduto), potresti portarlo al parco e fargli fare ciò che gli piace di più! Un bel giro in bici, oppure una passeggiata o una partita a bowling. Preferisci sempre qualche attività da fare all’aria aperta, che non implichi sedersi, rispetto ad un’attività sedentaria, lo aiuterà a scaricare la tensione. D’altronde dicevano gli antichi “Mens sana in corpore sano”!
Ogni settimana il tuo bambino imparerà dei concetti e delle nuove nozioni e competenze che possono trovare riscontro nella vita di tutti i giorni. Per esempio, andando insieme al supermercato potrà rafforzare le sue competenze matematiche, con somme e moltiplicazioni. Oppure potreste trarre spunto dalle pubblicità per parlare di qualcosa imparato a scuola. O ancora parlarne a tavola: noi lo facciamo sempre, chiedo sempre cosa ha spiegato la maestra in classe, oppure chiedo delle informazioni di storia sull’uomo primitivo giusto per vedere se ha assimilato i concetti. Così in una conversazione normale, il bambino si renderà conto di quanto sia importante il lavoro che svolge sia a scuola che a casa! I compiti insegnano loro delle abilità che gli serviranno per la vita.
Sul diario trovi scritto: IMPARARE LA TABELLINA DEL 7. E tu entri nel panico. Perché in qualsiasi salsa gliela proponi, quella in testa non gli entra. Allora sai che fai? Chiedi aiuto al web! Perché Internet è un posto pieno di idee! Cerca delle filastrocche, delle canzoncine che possono venirti in aiuto! Se digiti sulla search bar di Youtube “Tabellina del 7”, uscirà la canzoncina che mio figlio ha usato per imparare la tabellina… e anche tutte le altre. Per imparare la lezione di scienze, o di storia e geografia, cerca delle applicazioni per tablet dedicate, ce ne sono un’infinità, anche gratuite, e queste possono rendere più facile l’apprendimento di alcuni concetti.
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FAI ANCHE TU I TUOI COMPITI
I bambini si sentiranno meno soli e saranno subito pronti se la mamma è seduta accanto a loro a fare i suoi “compiti”. Abbiamo tutte noi delle cose da fare: scrivere appuntamenti in agenda, controllare la contabilità di casa, sistemare la posta oppure delle cose da sbrigare per lavoro. Vi sedete insieme, allo stesso tavolo e ognuno farà il suo lavoro: DARE L’ESEMPIO. È questo il senso: fate vedere l’impegno e loro vi imiteranno. Basterà ovviamente ricordare le regole fondamentali: se i bambini avranno qualche domanda, tu sarai lì per aiutarli a chiarire i dubbi, ma poi tornerai al tuo di lavoro!
Ecco, questi sono i miei sei personali suggerimenti. Ma ecco il suggerimento +1:
+1. SIATE CREATIVI.
A volte lo so, la situazione può diventare stressante: tu sei stanca, tuo figlio non ne vuole sapere di studiare perché è svogliato e stanco e l’unica cosa che vorresti fare è rimproverarlo dicendogli che deve studiare. Non fatelo! Lo so che la frustrazione è tanta, ma calmatevi, respirate a fondo e venite a leggere questa lista! Troverete la soluzione per superare il problema: magari un metodo del pomodoro al contrario (meno tempo per studiare e più per fare una pausa, per poi, successivamente, aumentare l’uno per diminuire l’altro); oppure una filastrocca per la matematica o un po’ di stretching per sgranchirsi e placare la tensione. Un diversivo insomma che faccia da time-out dal momento di crisi, e che ha come fine ultimo il rilassamento il bambino (ma, credetemi, anche di noi genitori!), il quale poi ricomincerà tranquillamente a studiare trovando così nell’ambiente sereno e senza tensioni il modo per raggiungere la concentrazione e dedicarsi ai compiti a casa con tranquillità!
E allora… keep calm and study!
Tu hai adottato questi metodi per rendere più gradevole il momento dei compiti? Ne conosci altri? Scrivilo nei commenti!
Bellissimo articolo! Davvero interessante! 🤗🤗
Bellissimi suggerimenti, li mettero’ in pratica con mio figlio.
Grazie Luana, facci sapere se funzionano!!