
Il paesaggio toscano creato dagli Etruschi.
Le colline morbide, dai colori caldi e “cromoterapici”. Gli ulivi, le viti e i cipressi: alberi dalle lontane origini, utilizzati per i nobili frutti oppure per segnare il confine tra un terreno e l’altro, hanno assunto, nel corso della storia, anche significati sacri… Questo è il paesaggio toscano… Ed è tutto merito degli Etruschi.
Il paesaggio toscano creato dagli Etruschi
Il primo grande merito degli etruschi fu quello di bonificare il territorio paludoso della Toscana, importando molti alberi e piante dalla loro probabile zona di origine, l’Anatolia. Tra i più importanti: il cipresso, l’ulivo, la vite, l’alloro, il giglio, il pino marittimo, il fico scuro e molti altri.
In particolare il cipresso, disposto a filare, veniva utilizzato per delimitare i confini dei campi oppure come frangivento, per “spezzare” le forti correnti di vento provenienti dall’Appennino. Un albero secolare,considerato anche “albero della vita” per la sua longevità e per la sua chioma sempreverde. Era albero sacro a Dioniso (Bacco) per i Greci e per i Romani. Bacco, Dio del vino e dell’ebbrezza ma che presentava anche un lato oscuro (infatti i Baccanali sfociavano spesso in feroci riti orgiastici). Divinità, quindi, ben rappresentata nella sua contrapposizione da un albero la cui punta arriva fino al cielo e le cui radici affondano fino alle viscere della terra, collegando così il mondo Celeste a quello degli Inferi. Pertanto, albero della vita, ma anche della morte, motivo per cui il cipresso fu utilizzato per delimitare i viali di accesso ai cimiteri…
Quindi, si può dire che siano stati gli Etruschi a creare il paesaggio toscano, tanto amato e ammirato da tutti, citato in tante opere d’arte. In particolare, con riferimento al cipresso, vorrei citare la celebre poesia di Giosue (scritto, per suo volere, senza accento) Carducci , “Davanti San Guido”.
La poesia è lunghissima e meravigliosa… Riporterò solo l’inizio:
I cipressi che a Bólgheri alti e schietti
Van da San Guido in duplice filar,…
Dato che ho citato Bolgheri, ecco alcuni posti imperdibili della zona, se si viaggia con i bambini:
- Parco divertimenti Cavallino Matto
- Marina di Castagneto Carducci
- Club alle Dune
- Oasi faunistica di Bolgheri
- Parco archeominerario di San Silvestro
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Fonte:
Luciano Artusi e Donatella Cirri, “Storie della Storia di Firenze”, Sarnus ed. Firenze 2016
La storia dei cipressi non la sapevo…
Il paesaggio della Toscana lascia sempre lo stupore negli occhi e ti resta impresso nella mente anche quando sei lontano…