
Rappresentante dei genitori. Perché è importante prendere parte attivamente alla vita scolastica
Fare il rappresentante dei genitori, solitamente, è un impegno che viene scansato come la peste. Però, come tutte le cose, sarebbe bene provare… E ci ha provato una che, di solito, cerca di evitare di essere imbegata in altre faccende oltre a quelle (tantissime) che ha già da fare… Eppure, quest’anno ci ha voluto provare, si è candidata ed è stata eletta rappresentante dei genitori dell’istituto scolastico di suo figlio. Ecco l’esperienza di Lavinia del blog Le Briscole.
Rappresentante dei genitori. Perché è importante prendere parte attivamente alla vita scolastica
L’anno scolastico è già iniziato da molto più di un mese, si inizia a fare il punto della situazione con insegnanti, compiti, attività extra scolastiche già avviate, e tra corse e affanni il ritmo sembra prendere forza.
Un aspetto fondamentale nell’anno scolastico prevede la partecipazione alle riunioni di classe o ai vari consigli d’istituto. Ecco, voglio proprio parlarvi di questo, della partecipazione alle riunioni scolastiche, della loro importanza per noi genitori e non in ultimo del ruolo del rappresentante dei genitori, ruolo a volte scomodo, spesso evitato come la peste, ma che va approfondito. Direte voi: “Ma questa voglia di parlare di questo argomento?!”. Vi spiego l’arcano: dopo 7 anni di “giusto menefreghismo” nei riguardi della vita scolastica mi sono candidata e successivamente sono stata (inaspettatamente!) eletta rappresentante dei genitori al consiglio studentesco della scuola di mio figlio. E qui si rompono i telefoni.
Ormai avrete imparato a conoscermi, saprete già la mia proverbiale capacità di schivare ogni festa di compleanno di compagnetti, ogni riunione o ogni caffè dopo aver accompagnato i bambini a scuola, che andava a disturbare il mio già precario equilibrio di madre asociale. Ma quest’anno, cause di forza maggiore hanno voluto che io prendessi in mano la situazione e mi candidassi per ricoprire questo ruolo per riuscire a trascorrere l’ultimo anno di scuola primaria del figliolo grande in modo più sereno (… per i bambini, non certo per me!). Ma andiamo con ordine.
Aiuto! Sono diventata rappresentante di classe!
È sempre più comune che un genitore in una classe si offra volontario per diventare un rappresentante dei genitori per l’anno scolastico in corso. Di solito, prima delle votazioni ufficiali diciamo, si inizia a sondare il terreno, soprattutto se si tratta di una prima classe del ciclo infanzia, primaria, secondaria che sia. Diciamo che parte una specie di “cerca al volontario” da parte degli insegnanti, e da qui iniziano le prime defezioni. Chi fa finta di ricevere telefonate, chi sfugge lo sguardo e chi guarda l’orologio fingendo di essere in ritardo per un appuntamento inesistente (scuse realmente inventate dalla sottoscritta in tutti questi anni). Essere un rappresentante dei genitori
non dovrebbe essere considerato spaventoso o opprimente, il più delle volte invece è proprio recepito come tale. Io stessa l’ho sempre vissuta come una rottura in più, ho sempre guardato le mie amiche rappresentanti con lo sguardo “Poraccia!”, ma devo essere sincera che prendere parte ed essere attiva nella vita scolastica di mio figlio mi sta dando una nuova spinta.
In tutti questi anni ho sempre avuto un atteggiamento poco partecipe, giusto le cose essenziali; tutto perché non volevo pensieri in più, fastidi, rogne. Essere rappresentanti di classe è davvero un ruolo molto serio, purché tu comprenda ciò che è richiesto.
Ogni scuola avrà aspettative diverse, peraltro man mano che si passa dalla scuola dell’infanzia alla primaria e poi alla scuola secondaria, i ruoli sono meno… come dire… “rognosi” e il carico di responsabilità e lavoro sono nettamente alleggeriti.
Quali sono i compiti che deve svolgere il rappresentante di classe?
– Innanzitutto comunicare. Il compito principale del rappresentante è quello di trasmettere le comunicazioni dall’insegnante /scuola ai genitori del gruppo classe. Spesso si tratta solo di fare da tramite, comunicare le notizie e informazioni riguardanti le gite di classe, recite. Potrebbe capitare di girare notizie riguardanti le lezioni svolte in classe, o ancora decisioni e comunicazioni ufficiali da parte della presidenza. Attenzione ovviamente ai gruppi Whatsapp, da usare solo per le comunicazioni, richiesta compiti, oggetti smarriti. MAI USARE IL GRUPPO WHATSAPP PER LAMENTARSI DEGLI INSEGNANTI O DI ALTRI GENITORI.
– Dare il benvenuto ai nuovi arrivati. Un rappresentante dei genitori potrebbe anche essere invitato ad accogliere nuove famiglie e
fungere da punto di riferimento informale. Soprattutto quando ti ritrovi ad essere un rappresentante come me, del consiglio di istituto, con relativo ruolo durante le riunioni di interclasse, e devi rassicurare soprattutto i genitori che si apprestano ad iniziare il percorso scolastico. Quindi bisognerà essere una specie di faro nella nebbia per questi genitori, e in quel caso sfoderare il migliore dei sorrisi empatici che potete può risultare l’arma vincente! Come rappresentante dei genitori ti potrebbe essere chiesto di accompagnare le nuove famiglie in giro per la scuola, mostrando dove sono le cose rilevanti (mensa, biblioteca, palestra, per esempio).
– Essere un aiuto soprattutto per gli insegnanti. Delle volte saranno i rappresentanti ad essere di supporto alle attività didattiche. Essendo il tramite di comunicazione tra insegnanti e genitori, potrà capitare che il rappresentante dovrà portare fotocopie e divulgarle, condividere link, foto di progetti, un aiuto durante le uscite didattiche. Alcune volte sarà utile chiedere aiuto a qualche altro genitore, e se lo fate non vergognatevene. Cooperare è alla base della scuola, quindi se avrai bisogno, chiedi tranquillamente anche agli altri genitori di collaborare… non te ne pentirai! Soprattutto quando si tratterà di comprare i regali di fine anno al corpo insegnanti (roba lo so, da far drizzare i capelli ma ormai è una pratica variamente diffusa…), avere la preziosa collaborazione di qualche genitore volontario, potrebbe rendere la cosa meno stressante!
– Partecipare alle riunioni. Scuole diverse avranno organizzazione diverse. E di conseguenza riunioni diverse. Il sistema scolastico italiano prevede anche delle riunioni tra le scuole che appartengono allo stesso circolo didattico, riunioni di scuole di quartiere. Pertanto potresti essere coinvolta non solo nelle riunioni di classe o di istituto, ma anche in riunioni di circolo.
Perché fare la rappresentante?
Partiamo da un punto importante, che è davvero alla base di tutto. Essere rappresentante dei genitori è un impegno davvero importante. Non solo per le riunioni o gli acquisti dei regali, ma anche perché ti troverai a dover gestire anche delle situazioni inimmaginabili (liti in classe, inconvenienti scolastici, comunicazioni scomode); potresti essere il punto di riferimento e di comunicazione col preside, ricevere chiamate di genitori inalberati per questioni strane. Quindi non solo l’impegno fisico di alcuni pomeriggi durante l’anno scolastico, ma anche preoccupazioni, pensieri e rogne varie.
Ma io ho deciso di fare parte, di aggiungere altri impegni alla mia vita già impegnata. E perché direte voi? Perché a volte è importante fare parte di un sistema per cercare di migliorarlo, perché partecipare attivamente significa prendere decisioni in merito a questioni inerenti la scuola stessa, cercare di cambiare ciò che non va sempre in maniera costruttiva. Perché un’idea, una proposta partecipata durante una riunione scolastica, portata avanti da un genitore potrebbe essere la chiave di volta per risolvere un problema. Perciò riuscire ad instaurare una buona comunicazione all’interno del gruppo classe come rappresentante può fare la differenza.
Perché dal problema del singolo si trova la soluzione in gruppo, soluzione portata in consiglio dal rappresentante. Perciò sappiate che essere rappresentante dei genitori implica fiducia: i genitori della classe ripongono in voi la fiducia per far sentire la loro voce, per rappresentarvi appunto, sicuri che farai il meglio per i bambini.
E vi confido un’altra cosa: mio figlio appena ha saputo che sono stata eletta rappresentante dei genitori al consiglio d’istituto si è inorgoglito. A quel punto ho chiesto come mai. E lui mi ha risposto: “Mamma, è un ruolo importante! Sono felice per te!”. Sono sicuramente cosciente che è un impegno in più, il che vorrà dire organizzare l’agenda in modo tale da poter partecipare alle riunioni. Il mio ruolo di rappresentante dei genitori al consiglio d’istituto è diverso dal rappresentante di classe, forse se volete un po’ più leggero. Ma pensate che mi lascerò abbattere o coinvolgere nelle bagarre di scuola? Una cosa è certa: quest’anno scolastico sarà una prova, perché se mi verrà un esaurimento nervoso SICURAMENTE non ripeterò l’esperienza; se invece dovesse piacermi, beh… chiamatemi Mrs. President!
E a te, mia cara amica rappresentante di classe, vorrei chiedere come è andata? Come sta andando? Perché hai deciso di partecipare? Come è stata la tua esperienza come rappresentante di classe nella tua scuola? Hai avuto dei compiti diversi da quelli scritti in questo elenco?
Attendiamo le vostre risposte, i vostri racconti e i vostri punti di vista!
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