
Acetosa, dal sapore simile all’aceto.
Rumex acetosa: rumex significa “lancia”, nome dovuto alla forma delle foglie, che sembrano, appunto delle lance. Acetosa perché il suo sapore ricorda l’aceto. E’ detta anche “erba brusca”.
Acetosa, dal sapore simile all’aceto
Servita già ai tempi degli Egizi, a fine pasto alla mensa del Faraone, come digestivo, veniva utilizzata anche dai Romani , sia in cucina che come medicinale, come citano molti autori tra cui Virgilio. Nel medioevo la si utilizzava per preparare minestre o insalate.
Si trova nei prati e nei luoghi erbosi di tutta Italia, fino a 2000 m.
E’ una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Poligonacee, vive preferibilmente nei prati. Ha fusto rotondo, leggermente scanalato. Può raggiungere fino a un metro di altezza. Le foglie sono a forma di lancia, a punta acuta e margine ondulato. Quelle alla base hanno lungo gambo, quelle del fusto ne sono prive. I fiori, a spiga, sono di colore rosa. Il frutto è secco e contiene un solo seme (achenio) e ha colore rosso-bruno. Le foglie si raccolgono in primavera (marzo-aprile).
Ha proprietà digestive, rinfrescanti, depurative, aperitive, ricostituenti, toniche, diuretiche e lassative.
Utilizzo in cucina: Le foglie sono ottime per condire le insalate (soprattutto di pomodori) o per preparare frittate o minestre. In Piemonte ci si prepara la salsa verde all’acetosa (citata dal “Cuoco Piemontese” nel 1766), simile alla Salsa Lombarda all’erba brusca.
Utilizzo a scopo curativo: la si utilizza per alleviare il prurito e bruciore da ortica, strofinandola sulla pelle oppure per fare pediluvi per chi avverte stanchezza alle gambe o eccessiva sudorazione ai piedi. Ci si possono fare gargarismi contro le infiammazioni alla gola. In ogni caso, consulta sempre un medico prima di procedere al trattamento.
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Fonti:
“L’erbario in tavola”, Coop.
Giorgio Batini, “Il verde in cucina”, ed. Bonechi, Firenze 2001
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