
Rientro a scuola: è suonata la campanella per tanti bambini italiani. Alcuni devono ancora rientrare, altri sono rientrati ma fanno orario ridotto. Chi è già “navigato”, chi invece è alla prima esperienza e deve affrontare la paura del distacco dalla mamma.
E proprio di noi mamme vorrei parlare in questo articolo. Anzi, di noi genitori. Perché, come al solito, ci facciamo più problemi del dovuto… Sicuramente più dei nostri bambini!
Il rientro a scuola è un momento importante per i bambini, non facciamoci prendere dall’emotività, ma trasmettiamo sicurezza…
Come dobbiamo affrontare il rientro a scuola dei nostri figli?
Iniziamo col parlare dei bisogni dei nostri figli: di cosa hanno bisogno?
Hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di loro, nutrendo non solo la sua mente, ma anche i suoi sentimenti e il suo corpo. Di questo si devono occupare gli insegnanti insieme ai genitori. Fondamentale è la collaborazione tra queste due figure: scuola e famiglia. Se queste due sono in disaccordo, il primo a rimetterci sarà proprio il bambino…
I primi giorni di scuola sono fondamentali per il suo rapporto futuro con lo studio. Ecco perché parlavo di “affrontare il rientro a scuola” perché è un momento molto importante della vita del bambino che va gestito con molta cura.
Il piccolo deve essere accolto nel modo giusto dagli insegnanti perché si possa rilassare e si senta a proprio agio e, soprattutto, viva con piacere questa esperienza. Ma gli insegnanti non sono gli unici responsabili: sta anche a noi genitori fare in modo che il bambino viva con serenità la scuola.
Come? Innanzi tutto, come dicevo, dobbiamo collaborare con gli insegnanti. Parlarci, rappresentare i problemi, chiedere spiegazioni, creare una sinergia. Tutto questo solo con loro in privato, mai di fronte al bambino, soprattutto se si tratta di chiedere spiegazioni su qualcosa che non ci torna. Non c’è niente di più destabilizzante per il piccolo che vedere che le due istituzioni (scuola e famiglia) sono in disaccordo tra di loro. O che parlano male alle spalle l’una dell’altra…
Quindi, creare un pilastro unico, unito, su cui il piccolo possa contare!
E poi, come sempre, stargli dietro, dedicarcisi. Chiedergli come è andata la giornata, manifestare interesse per ciò che fa, offrirgli aiuto in caso di bisogno (poi parleremo anche dell’aiuto da dare ai figli con la scuola, che non significa fare le cose al posto loro. Ma ne parleremo un’altra volta).
E tu hai già affrontato il rientro a scuola? Com’è andata? Scrivilo nei commenti!
Fonte: Nadia Damilano Bo e Paola Menzolini, “E’ l’ora dei compiti!”, URRA ed., 2011.
Lascia un commento