
Bardana, pelosa come un orso.
Bardana (Arctium lappa): Artcium significa “peloso come un orso”. Lappa era il nome scelto da Virgilio per indicare le piante i cui frutti si attaccano ai vestiti. “Lappare”, infatti, in latino significa “prendere”. Il termine “bardana”, invece, deriva dal portoghese “barda”, che significa “sella”, dovuto alla particolare forma delle foglie.
Bardana, pelosa come un orso.
Il paragone con l’orso è dovuto alla sua caratteristica di avere un grande fusto peloso, che porta in cima alle ramificazioni tanti pennellini purpurei avvolti in una pallottola con gli uncini ripiegati e appiccicosi. In questo modo la pianta provvede alla disseminazione: gli uncini, infatti, rimanendo attaccati agli abiti o al pelo degli animali, dopo un po’ perdono la tensione e cadono, facendo fuoriuscire dall’involucro i semi.
E’ una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Asteracee (ex Composite). Il fusto è peloso e alto fino a 2 m. Le foglie sono grandi e morbide, a forma triangolare con base cuoriforme e punta tonda, margine ondulato, pelose nella parte inferiore, quasi bianca. L’infiorescenza a grappoli ha il calice dotato di uncini ed è costituita da fiori tubolari di colore rosso-viola. Il frutto termina con un’appendice piumosa.
Si trova nei terreni incolti, vicino a quelli abitati, in zone soleggiate, fino a 1000 m. Fiorisce da primavera fino a tarda estate. Si utilizzano le foglie e la radice centrale, ben ripulita ed essiccata al sole o in forno.
Ha proprietà ipocolesterolizzanti, coadiuvanti nella cura dell’acne e del diabete, depurative e diuretiche.
Utilizzo in cucina: i gambi, decorticati, vengono utilizzati come asparagi, le foglie più tenere nelle minestre o cotte oppure come insalatina. La radice centrale può essere lessata.
Utilizzo a scopo curativo (da seguire solo previo consiglio di un medico): si possono fare dei cataplasmi con foglie di bardana pestate e spalmate sulle parti dolenti per artrite. La radice, bollita e ridotta in poltiglia, è utile contro la caduta dei capelli, strofinandola una volta al giorno sul cuoio capelluto oppure contro la foruncolosi, l’acne e la psoriasi, spalmandola sulle parti colpite. L’infuso di radice, invece, è un ottimo diuretico.
Curiosità: la bardana ha ispirato la creazione di un tessuto, il velcro, inventato dall’ingegnere svizzero Georges de Mestral che era solito portare a passeggio il cane. Rimanendo incuriosito da quegli strani uncini che rimanevano attaccati al suo pelo, volle studiarli al microscopio. In questo modo ebbe l’idea di creare un tessuto composto da uncini di nylon da un lato e da fili simili alla lana dall’altro.
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Fonti:
“L’erbario in tavola”, Coop.
Giorgio Batini, “Il verde in cucina”, ed. Bonechi, Firenze 2001
Cecilia Lattari, “Erbette dell’Appennino”, Editoriale Programma, Treviso 2019
Franco Lodini, “Erbe Selvatiche”, Giunti ed, Firenze 2018
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