
Insegnare ai bambini il valore dei soldi
Come insegnare ai bambini il valore dei soldi nell’era delle carte di credito? Non è mai stato facile spiegare ai piccoli il valore del denaro, lo è ancora meno adesso, che è diventato invisibile… Ecco qualche consiglio della nostra Lavinia di Le Briscole.
Insegnare ai bambini il valore dei soldi
Se dovessi fermarti a pensare, qual è il tuo primo ricordo del denaro? I nostri figli avranno questi stessi ricordi, conosceranno il vero “valore” del denaro?
Più penso a crescere dei bambini socialmente ed emotivamente consapevoli, più tendo a paragonare le generazioni.
Ricordo che quando ero piccola e uscivo con i miei genitori, vedevo spesso fisicamente lo scambio di denaro tra loro e i negozianti. Oggi invece è più facile fare pagamenti con bancomat, carte di credito o addirittura online con Paypal e ultimamente con le applicazioni del telefono. Davvero è tutto molto diverso, e sinceramente non so fino a che punto sia più facile.
Ma prima com’era?
Ricordo che da piccola giocavo a Monopoli, e non mi entusiasmava molto. Non avevo l’ansia di vincere o di racimolare tanti soldi; piuttosto avevo paura di rimanere senza! Paura che ripensandoci vivo molto anche adesso…eh eh eh! Avevo il mio salvadanaio, spendevo i miei soldini in fumetti, libri, giornali, non ho mai avuto una paghetta, ricevevo solo soldi in regalo. Poi ho iniziato a lavorare quando ho iniziato l’università proprio perché volevo la mia indipendenza economica: desiderare un paio di scarpe e comprarlo senza chiedere niente a nessuno. Ma ripensandoci i miei genitori non mi hanno mai insegnato volutamente come spendere i miei soldi.
Adesso che sono io la mamma, è da un po’ che penso a come insegnare il valore del denaro a mio figlio, il grande… ma è bene iniziare anche con la piccola di quattro anni!
Quali famiglie stanno veramente insegnando ai loro figli il valore del denaro? Stiamo insegnando ai bambini che dobbiamo fare soldi per spendere soldi? Stiamo dando ai bambini dei compiti da svolgere in casa, dei lavoretti appunto, per insegnargli il lavoro e il senso del dovere? Quando cade un dentino, la fatina dei denti lascia una monetina o tanti soldi? Abbiamo per primi noi genitori il senso della misura? Oppure siamo talmente distratti dalla vita quotidiana che speriamo che a scuola gli insegnino tutto?
L’importanza di insegnare delle abilità finanziarie ai nostri figli
È ovvio e lecito pensare che se fin da bambini insegniamo ai nostri figli il senso del denaro, questi potranno sviluppare un buon senso finanziario, del risparmio e del sacrificio, saranno in grado di sopravvivere alle sfide finanziarie dell’età adulta. Dare ai tuoi figli una buona base e insegnare loro il valore del denaro e dei soldi nella vita, darà loro un buon senso di sviluppo personale e comprensione della sopravvivenza. Insegnare ai bambini come ottenere, spendere e risparmiare il proprio denaro migliorerà le abitudini delle spese e li trasformerà in piccoli manager!
Ovviamente, giocare a Monopoli potrebbe non bastare, in questa società fatta di soldi “invisibili”. Allora ecco qualche consiglio utile per educare dei piccoli risparmiatori coscienti.
Lo shopping online, le carte di credito, l’internet banking e Paypal sono tutti modi di acquistare prodotti senza lo scambio di denaro fisico sotto forma di banconote e monete. Questo modo di fare acquisti può essere difficile da capire per i bambini perché “ astratto”. Quello che devono capire è che in una tesserina magnetica ci sono tutti i vostri soldi! Quindi assicurati che i tuoi figli siano consapevoli di cosa sia una carta bancomat e cosa rappresenta per aiutarli a capire che il denaro invisibile è reale e non una risorsa illimitata. Soprattutto se chiedono continuamente “Comprami i Robux per giocare a Roblox; Nuovo credito per la Playstation, scarica la nuova app a pagamento….”. A volte non avendo la quantità fisica sotto mano anche noi adulti perdiamo il senso del denaro… allora insegniamolo ai nostri figli!!!
Modi pratici per crescere bambini responsabili:
– Creare insieme a loro la lista della spesa. Chiedi ai bambini di contribuire a scegliere ciò che davvero serve in casa. Il minimo indispensabile di ciò che serve per la settimana e di cui i bambini sono a conoscenza potrebbe essere il punto di partenza: la colazione, gli snack, le bevande, shampoo e balsamo, dentifricio e tutti gli altri oggetti che loro usano quotidianamente e che sanno essere utile in casa. Questo sarà un modo, soprattutto per i più piccoli, per prendere coscienza di cosa si compra con il denaro.
– La ricerca degli oggetti da acquistare. Avete presente quei giornali pubblicitari che vengono lasciati nella cassetta della posta? Quelli con le offerte dei supermercati del quartiere… ecco, quelli: guardali insieme a tuo figlio, vedi se il bambino riesce a trovare in ogni giornale lo stesso prodotto, per esempio i cereali per la colazione. Qual è il prezzo migliore? Oltre che essere un modo per fargli capire cosa è il risparmio e la convenienza, potrebbe essere il momento giusto per mettere in pratica ciò che impara a scuola, come avevo già scritto nel post del mese scorso.
– Imposta degli obiettivi. Aiuta tuo figlio a mettere i soldini da parte per comprare qualcosa che vuole: quella macchinina telecomandata che gli piace tanto, la bambolina piccolissima che costa un occhio… insomma, regala un salvadanaio che il bambino userà per conservare i soldini della fatina dei denti, i regalini o le paghette (ne parleremo a breve). Man mano che crescerà potresti iniziare a spiegargli che bisogna risparmiare per poter comprare quello che vuole. Non dimenticate anche che quando saranno alle superiori, dovranno sapere cosa sono le banche, i conti correnti… prima verranno a conoscenza di certi argomenti, meglio sarà! Il passo successivo invece è la distinzione.
– Bisogni vs desiderio – Aiuta tuo figlio a identificare ciò di cui ha bisogno e ciò che desidera. Capire che alcuni desideri sono più importanti e realizzabili di altri li aiuta a non distaccarsi dalla realtà. Mentre il bisogno, ciò che serve resta prioritario. Magari ciò che serve può conciliare con qualche desiderio… Non limitare i sogni ma rendere il bambino consapevole della realtà. Questo non significa trattenerlo da ciò che vuole ma aiuta a sensibilizzare e capire anche quali sono le priorità, anche nei desideri: cosa desideri di più?
– Incoraggiare la gratitudine – Donare rende le persone felici, quindi lascia che i tuoi figli siano liberi e felici di accettare doni, aiuto e denaro, ma incoraggiali a essere grati, perché donare ha reso qualcuno felice di farlo. In questo modo i bambini potrebbero un giorno restituire qualcosa senza remore e conoscere la sensazione associata al dono e all’azione di donare.
– Evita di parlare di problemi economici davanti a loro. Se ci sono problemi di soldi in casa (di questi tempi, chi non ne ha?) non fatevene una colpa, ma cerca di non trasmettere a tuo figlio l’ansia del denaro discutendo i vostri problemi davanti a lui. Vogliamo crescere bambini consapevoli dal punto di vista finanziario non instillare un senso di paura e ansia. E comunque lo sapete, è buona regola non discutere davanti a loro!
È giusto che i nostri figli abbiano del denaro in tasca?
Dare ai bambini una paghetta
Se puoi permettertelo, dare ai figli una paghetta è il modo migliore per sviluppare il senso del denaro e incoraggiare l’indipendenza e la libertà di decisione. Quando ero piccola io non era una cosa diffusa, forse adesso sì. Certo, quello che sento in giro tra le mamme è che i bambini raramente aiutano in casa. E se facessimo in modo che loro ci aiutino in casa e in cambio ricevessero una paghetta? Non sarebbe un modo per responsabilizzarli? Perché ricevere una paghetta senza un “lavoretto”, svuota la cosa del suo significato: instilla in loro il senso che tutto gli è dovuto, senza alcuno sforzo. Ma noi sappiamo che la vita è diversa, quindi credo sia giusto che svolgano un lavoretto settimanalmente e che ricevere la paghetta sia il modo giusto per insegnare loro cosa significa guadagnarsi le cose.
E voi? A che punto siete con l’educazione economica? Avete qualche altro metodo? Parliamone insieme qui sul blog lasciando un commento, oppure sui social:
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