
Le cose da fare per riuscire a essere una buona zia.
Nota del 1.10.2020: sta per tornare la Blogger Mania, l’iniziativa de L’Agenda delle interviste ai blogger più ganzi del web. Tante interviste per il mese di ottobre, dedicate a: mamme blogger, food blogger, travel blogger e fashion blogger. Da non perdere!
Quali sono le cose da fare per cercare di essere una buona zia? Principalmente: amare i propri nipoti ed essere felici di trascorrere del tempo insieme a loro… C’è chi è zia di sangue, cioè ha nipoti che sono i figli dei propri fratelli o sorelle e dei cognati. E c’è chi, come me e Chiara del blog Punto e Virgola Mamma (l’autrice di questo articolo) non ha nipoti di sangue… Le zie, infatti, non sono solo quelle che hanno un legame di parentela con i propri nipoti, ma sono anche quelle che hanno un legame di cuore. Le zie sono anche le amiche della mamma…
Le cose da fare per riuscire a essere una buona zia.
Diventare zia è un’emozione unica. Io sono figlia unica, quindi non ho vissuto l’esperienza di essere una zia di sangue. Ma essere zia è un sentimento, uno stato d’animo, un’emozione che ti riempie il cuore, indipendentemente dalla parentela.
Ho la fortuna di avere tre amiche del cuore che per me sono come sorelle e loro sono a tutti gli effetti le zie di mia figlia, anche se non apparteniamo alla stessa famiglia.
Come dico sempre, ho tre sorelle per scelta, e nell’ultimo mese ho avuto la fortuna di diventare non una zia di sangue ma bensì una zia di cuore.
Quando è nato il mio nipotino nella mia mente è nata una domanda spontanea: come posso essere una buona zia? Allora ho pensato a quello che hanno fatto le mie amiche con mia figlia e a quello che secondo me dovrebbero fare tutte le zie del mondo.
- Essere presenti: la presenza è la cosa più importante. Essere presenti per i propri nipoti vuol dire instaurare con loro un legame speciale, di amore e confidenza. Le zie possono essere ottime sostitute della mamma, se sanno come farlo. Le persone che custodiscono le confidenze, diventano complici e viziano emotivamente (e non) i propri nipotini. Essere presenti per i bambini significa voler esserci nei momenti importanti e nei momenti semplici, di quotidianità. Vuol dire voler vedere il bambino quando si ha tempo e chiedere ai genitori del bambino come sta, come va l’asilo, la scuola, il calcio, la danza e chi più ne ha più ne metta. Mostrare ai genitori interesse vuol dire essere presenti;
- Dare importanza alla qualità: non sempre è possibile far parte della quotidianità del bambino, per il lavoro, la distanza, gli impegni. In questo caso entra in gioco un’altra componente fondamentale, ovvero la qualità dei momenti trascorsi insieme. I bambini ricordano le cose belle e se quando si ha l’occasione di trascorrere del tempo insieme lo si fa con il sorriso, giocando e divertendosi, allora non ha più importanza quanto tempo passa tra una volta e l’altra;
- Sorprese e regali: è vero, non bisogna riempire i bambini di giochi, ma diciamo la verità, essere zia vuol dire anche viziare i propri nipoti. Basta davvero poco, come per esempio un ovetto kinder se si mangia insieme, una caramella, un foglio stampato da colorare insieme. Non serve spendere tanti soldi, che non sarebbe neanche giusto, ma i bambini possono essere felici per le piccole cose, ed io
sono abituata a non presentarmi mai a mani vuote quando vedo un bambino. Bisogna anche sottolineare che le sorprese battono sicuramente i regali, di conseguenza le zie possono per esempio non fare un regalo ma presentarsi inaspettatamente all’uscita della scuola o a quella festa a cui il bambino teneva tanto; - Contatto fisico: le zie tengono in braccio i loro nipoti, li riempiono di coccole e di bacini. Stanno al loro fianco, tengono loro la mano quando si esce, li abbracciano e asciugano le loro lacrime. Le zie giocano insieme al loro nipotino, per terra, sul divano, sul letto, a qualsiasi gioco. Il contatto fisico è molto importante;
- Confidenza e confidenze: i bambini hanno spesso bisogno di un po’ di tempo per prendere confidenza con le persone. Se una zia è presente per suo nipote sicuramente questo le salterà in braccio ogni volta che la vedrà oppure le darà uno di quei bacini appiccicosi con lo schiocco, mostrando una grande confidenza. Questa confidenza con il tempo si trasforma in quelle che vengono chiamate confidenze tra zie e nipoti. Il bambino, crescendo, racconterà ciò che gli succede e i suoi segreti alla sua zia;
- Fiducia: i bambini sentono tutto. Forse non sanno come interpretare le emozioni, ma sentono con precisione se una persona è sinceramente interessata a loro, se prova affetto e se ha realmente voglia di condividere il tempo con loro. Un rapporto di fiducia tra zia e nipote è essenziale a qualsiasi età;
- Interesse e amore: una zia può amare veramente con tutto il suo cuore. L’interesse per il bambino è fondamentale per instaurare un rapporto con lui. Così come l’amore che sicuramente, grazie alle dimostrazioni di interesse e di affetto, verrà ricambiato al cento per cento.
La nascita di un nipote è un’emozione immensa. Sia se si è zie di sangue, sia se si è zie di cuore.
Tu sei già diventata zia? Ti va di raccontare la tua esperienza, nei commenti?
Ciao sono Elisabetta, sorella di Beatrice e zia di Chiara. Non me lo aspettavo. Non di diventare zia questo no perché Beatrice e Denis hanno cercato e voluto Chiara per tanto tempo e con grande impegno. Grazie. Ho il cuore che mi scoppia di gratitudine per questo loro sforzo perché diventare zia mi ha spalancato un mondo. Sono la sorella maggiore di Beatrice e bambini non ne volevo e non ne ho avuti. Ho un compagno che ne ha due adolescenti e non mi occorreva altro. Poi Chiara. Non ne desidero neppure ora e capisco ed apprezzo la differenza tra mamma e zia. Quando mi guarda o la stringo in braccio, (Chiara ha 10mesi) quando la faccio ridere, non esiste altro al mondo. Mi sento che farei di tutto per vederla Felice, anche le smorfie:) Chiara è serena e gioiosa ed io passando tempo con lei dimentico ciò che di non buono può ezserci al mondo.
Grazie Elisabetta, dalle tue parole emerge tutto il tuo amore di zia…