
Ma alla fine chi se ne frega: il romanzo di Chiara Mancarella
Una delle mie tante letture di quest’estate è stata questo romanzo di Chiara Mancarella, che all’inizio mi ha fatto sognare, poi mi ha divertito da matti e infine mi ha fatto commuovere.
Ma alla fine chi se ne frega!
E’ la storia di una ragazza, Amanda, che abita a New York, in una casa bellissima, in un quartiere altrettanto da urlo: Manhattan. Amanda ha circa 30 anni, tanti amici, nessun fidanzato e lavora come assistente di una editor, Sarah, la quale, però nell’ultimo periodo, le ha affidato il compito di scrivere un romanzo tutto suo, che però poi proprio tutto suo alla fine non sarà perché Sarah vorrà sempre mettere bocca e guidare la trama del libro.
Amanda, all’ingresso di un teatro, conosce Carol, responsabile di moda di una delle riviste più cool del Paese e diventano subito grandi amiche o almeno Amanda pensa che lo siano. Carol si trasferisce da Amanda, offrendosi anche di pagare l’affitto, ma a causa dei suoi frequenti impegni di lavoro è spesso fuori tra cene, viaggi, servizi fotografici, riunioni, ecc. Nonostante le poche occasioni in cui riescono a vedersi, solitamente a colazione, Amanda si affeziona molto a Carol e crede di aver trovato un’amica. Una sera, tornando a casa, Amanda si ritrova la casa invasa dagli operai di una ditta di trasloco che stanno portando via tutte le cose di Carol. Amanda in preda alla confusione più totale, incontra Carol sul pianerottolo e le chiede spiegazioni. Carol le racconta di aver conosciuto il grande amore, in Francia e che si sta trasferendo proprio lì, dove peraltro le è stato offerto un posto come dirigente presso la sede parigina della rivista. Amanda si rende conto che quella finta amicizia, per Carol non ha rappresentato nient se non sfruttare una casa nel centro di Manhattan gratis (sì perché alla fine, Carol si rifiuta anche di pagare ad Amanda l’affitto).
La sua vera amica è un’altra: Becky, l’amica del cuore, colei che è molto di più di un’amica, è come una sorella, un’amicizia sincera, che dura da tanti anni e in cui, come in tutti i migliori rapporti, ci sono stati e continuano a esserci, alti e bassi, periodi di grande affiatamento e periodi di litigi assurdi. Becky è un’antropologa che lavora al museo di storia naturale, impegnatissima ad organizzare una mostra sulla storia dell’uomo a cui tiene tantissimo e di cui rende spesso partecipe Amanda, la quale, al contrario, con il suo romanzo è a un punto morto e non riesce a portarlo a termine, nonostante Sarah le abbia imposto dei termini piuttosto ristretti.
Un giorno, Amanda riceve un messaggio da parte di un suo ex, James, un uomo bellissimo, medico per vocazione, che offre il suo aiuto alle persone che hanno davvero bisogno. James invita Amanda a cena, dicendole che ha bisogno del suo aiuto e la ragazza presto scopre che l’idea di cena che aveva in mente lei non era esattamente la stessa di James: infatti, il giovane dottore ha bisogno di qualcuno che lo aiuti alla mensa dei senzatetto dove presta servizio come volontario. Amanda scopre che la sua vecchia fiamma è gay e, anzi, presto si sposerà con l’uomo che ama, Bill.
Sia James che Becky cercheranno di convincere Amanda a rimettere mano al suo romanzo, non quello che sta scrivendo per Sarah, ma quello che aveva scritto anni addietro e che, in seguito alle numerose risposte negative ricevute da parte delle case editrici, aveva gettato nel dimenticatoio. Ma Amanda non ne vuole sapere; in ogni caso riesce a ritrovare l’ispirazione per portare quasi a termine il romanzo per Sarah.
Proprio allora però accade qualcosa che sconvolgerà per sempre la sua vita.
Una storia ricca di fantasia, ma allo stesso tempo realistica, perché ciò che succede ad Amanda può succedere ad ognuno di noi, in questa vita, così imprevedibile, bellissima ma allo stesso tempo orribile. A me è successa ed è per questo che mi sono commossa tantissimo…
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