
#nogender, quante volte avrai visto questo hashtag sui social? Ma perché? cosa c’è dietro? Sopratutto, cosa c’è di vero e cosa no?
Innanzi, tutto, come spiegavo in questo articolo, non è tutto vero ciò che si dice sulla teoria gender e oggi vorrei andare avanti sull’argomento…
#nogender, come è nato questo hashtag?
Nasce tutto nel gennaio del 2015, quando viene presentata in Senato una petizione, in cui si chiedeva al Governo di sostenere una sana educazione che rispettasse “il ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità”. In sintesi, i promotori di questa petizione sostenevano che ormai la teoria Gender si stava pericolosamente infiltrando nelle scuole già a partire dagli asili. Tale petizione fu poi rilanciata su un noto quotidiano ed è a questo punto che iniziava a diventare “virale”: al grido di “#nogender” furono pubblicati diversi video e post sui canali social che fecero inorridire tutti i genitori (me compresa). Chi di noi non si è allarmato e non si è lasciato prendere dallo sconforto pensando che “tanto ormai il Governo, il Ministero della Pubblica Istruzione ha deciso che la teoria Gender debba essere praticata nelle scuole, esattamente come fanno all’estero. Hanno deciso di molestare i nostri figli e noi non possiamo nemmeno ribellarci, altrimenti andremmo in galera…” Io ho pensato esattamente questo, e ho quindi sentito il bisogno di informarmi e capire cosa ci fosse di vero in tutto questo perché non potevo credere a una cosa del genere…
E ci hanno fatto credere talmente bene che questa teoria sia vera che pensiamo realmente che si stia attuando nelle scuole perché l’amica ci ha detto che la sua amica ha sentito dire da un tale che a suo figlio la maestra ha chiesto di darsi il rossetto e allora il bambino ha risposto “no, io il rossetto non me lo metto perché il mio papà non se lo mette!”…. Pensiamoci bene… Ma chi ce lo ha detto??? Ma dove lo ha sentito dire?? Ma la fonte, gente, la fonte delle notizie!!! E’ così, il rumore, per sua natura, si amplifica … Soprattutto, devi pensare una cosa, che al mondo ci sono persone che per fare audience venderebbero la mamma!! Cosa vuoi che importi a loro se a te generano ansia e paura? Magari stai pensando che anch’io sto dicendo queste cose per avere audience… DEVI pensare così!!! Perché io voglio che tu verifichi la fonte!! Io, in fondo a questo articolo, ti riporto la fonte da cui ho attinto le mie notizie: è un libro, scritto da una donna, professore ordinario all’Université Paris Descartes, laureata in filosofia alla “Normale” di Pisa: non credo sia l’ultima degli imbecilli… E nemmeno la prima… Comunque, verifica la fonte, non fidarti nemmeno di ciò che ti sto dicendo io!
Concludo, dicendo una cosa: i video e i post e, sopratutto, i dossier creati da questi “antigenderisti” aprono dicendo una roba del tipo “con la scusa di educare all’uguaglianza e di combattere le discriminazioni….”. Bene, qui si contraddicono! Se siamo tutti d’accordo che occorra educare all’uguaglianza e lottare contro le discriminazioni, come si fa ad affermare che esistono dei “ruoli di genere” che sono storicamente e culturalmente così da secoli? Pensaci e scrivimi la tua opinione nei commenti, grazie!
Fonte: Michela Marzano “Papà, mamma e Gender”, UTET ed, Novara 2015.
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