
Santa ignoranza: quel buco nero tra religione e cultura.
Tempo fa ho preso in prestito, nella Biblioteca della mia città, un libro dal titolo “La santa Ignoranza – Religioni senza cultura” (Olivier Roy, ed. italiana Giangiacomo Feltrinelli, Milano 2009).
Mentre stavo terminando di leggere il libro, si è determinata in quegli stessi giorni una vicenda che mi ha colpita nel profondo perché riguardava una persona a cui sono molto affezionata: Don Massimo Biancalani.
In questo post vorrei esprimere la mia personalissima riflessione, mettendo in relazione ciò che e successo con ciò che ho avuto modo di studiare e approfondire nelle ultime settimane (grazie al libro sopra citato).
Santa ignoranza: quel buco nero tra religione e cultura.
Partiamo da ciò che è successo: qualche giorno fa, intorno al 20-25 agosto, Don Massimo Biancalani, mio professore di religione al liceo e parroco della chiesa di Vicofaro della mia città, che da anni si impegna ad offrire aiuto e accoglienza alle persone meno fortunate, ha postato su Facebook alcune foto che ritraevano i suoi ragazzi felici e spensierati in piscina.
Come spesso succede per i post di don Massimo (o Max come ero solita chiamarlo al liceo) non sono mancati i commenti, le proteste, le recriminazioni e anche gli insulti rivolti sia al parroco che ai ragazzi.
La vicenda sembrava rimanesse circoscritta in ambito cittadino, locale sennonché qualche giorno dopo Matteo Salvini ha retweettato il post di Massimo, esprimendo tutto il suo sdegno per simili immagini.
A quel punto, la notizia è diventata di livello nazionale, si sono susseguiti insulti e offese agghiaccianti che mi hanno lasciata senza parole: leggere commenti che ritraevano Max come un essere immondo che offriva aiuto in cambio di rapporti omosessuali. Addirittura qualcuno lo ha definito “pedofilo”. Non ci potevo credere: il mio caro Max vittima di insulti di questo genere?!
Ma che cos’è che ha generato tutto questo odio? Sicuramente il nostro Paese si trova in una situazione difficilissima e la gente è stanca di dover sopportare tante ingiustizie che quotidianamente succedono in Italia. Ma si può arrivare a definire una persona “pedofilo”? Cioè a rivolgerle la peggiore delle offese?
Sicuramente tante persone non sanno neanche ciò che dicono, cioè non danno peso all’offesa detta… E soprattutto parlano senza conoscere a fondo i fatti ed ecco che entra in gioco il libro che ho letto.
Ciò che a mio avviso è stato l’elemento chiave di tutta la vicenda è quella che il libro definisce come Santa Ignoranza.
Ovviamente il testo affronta il tema in maniera molto più approfondita. Qui ho solo voluto darne una breve sintesi per riflettere su ciò che è successo.
Che cos’è la Santa Ignoranza?
E’ un’ignoranza sì, ma Santa. Perché Santa?
Partiamo dalle frasi che tutti giorni ci capita di sentire e che anche in questo frangente sono state dette: “Fare tabula rasa”, “buttiamoli fuori a calci nel sedere!”, “Ruspe, ruspe, ruspe!”.
Hai mai pensato che sono dello stesso parere i jihadisti dell’ISIS? Anche loro vogliono sterminarci tutti in nome della loro guerra santa..
Sì, sto dicendo che la mentalità di coloro che hanno offeso Don Massimo è la stessa dei tagliagole dell’ISIS! E’ la Santa Ignoranza, è il rifiuto totale della cultura, della conoscenza e del sapere per abbandonarsi completamente a un’ideologia.
E’ interessante analizzare il divario che esiste tra i due contesti:
- marcatore religioso;
- marcatore culturale
Nel momento in cui ci si abbandona completamente a un’ideologia (come quella religiosa) la cultura ne soffre. Secondo l’autore del libro, tra le due sfere non esiste punto di incontro, principalmente per due aspetti:
- Deterritorializzazione: riguarda non solo la circolazione delle persone ma anche delle idee. Il religioso si muove al di fuori del sapere, verso la salvezza che esige la fede, non la conoscenza;
- Deculturazione: le religioni riescono a circolare al di fuori della loro cultura di origine perché sono riuscite a deculturizzarsi. Il sapere deculturato diventa mera informazione che circola.
Mera informazione che circola… Esattamente così!
Che cos’è quindi la Santa Ignoranza? E’ quel grosso buco nero tra religione e cultura. E’ il completo rifiuto del sapere, della conoscenza in virtù della fede, di ciò in cui si crede. Ovviamente, tutto questo in un’ottica molto estremizzata che però, nel caso di specie, si è presentata.
A me non piace la situazione che il nostro Paese sta vivendo, per niente… Però sogno anche un mondo di convivenza pacifica. Quando vado all’estero e vedo popoli di varie etnie convivere pacificamente e amichevolmente tra loro, ecco io vorrei che fosse così anche qua… Facciamolo questo passo in avanti, per il bene di tutti, soprattutto per il bene dei nostri figli.Il loro futuro è questo, prima lo accettiamo e meglio è per tutti.
Don Massimo, nella sua intervista rilasciata per Il Fatto Quotidiano ha detto che “se le persone smettono di studiare, leggere e approfondire non si va da nessuna parte, ci si limita a qualche pregiudizio ascoltato in televisione”.
Ci si limita ad abbandonarsi completamente a ciò che si crede, all’idea che abbiamo in testa, rifiutando completamente la conoscenza. E’ giusto? Lui, che dovrebbe essere dalla parte della religione non è d’accordo e tu? Scrivilo ne commenti!
Sai qual è l’ultima frase del libro? “Comunque sia, l’ignoranza ha un grande futuro davanti a sé”.
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